Il Congresso regionale della FLC CGIL Lombardia si è svolto nelle giornate di giovedì 13 e venerdì 14 marzo a Desenzano del Garda, in provincia di Brescia. La numerosa delegazione dei congressisti, in totale 98 di cui 56 uomini e 42 donne, risulta rappresentativa di tutti i comparti della Conoscenza della Lombardia, in una proporzione del 60% della scuola statale e del 40% di tutti gli altri comparti.
Il congresso, organizzato nella sala conferenze dell'Hotel Oliveto, è stato aperto da una presentazione con immagini e citazioni illustri, dal maestro Manzi a Bruno Trentin, che ben riassumono i valori ed i principi del nostro sindacato.
Dopo il saluto del sindaco di Desenzano, Rosa Leno, si è insediata la presidenza: accanto ad Antonio Bettoni (presidente nazionale di Proteo Fare Sapere), Marina Pensa (segretaria generale della FLC Sondrio) e Luisa Teruzzi (FLC Milano), dell’ufficio di presidenza, la presidenza onoraria è affidata a Marina Camusso, da un anno in pensione ma sempre attiva nell’ambito della ricerca.
La ricca relazione del segretario uscente, Corrado Ezio Barachetti, si apre con una riflessione sulla presenza femminile nel sindacato in rapporto ai risvolti spesso ‘machisti’ negli ultimi tempi con cui si sono caratterizzati i confronti e la dialettica all’interno del nostro sindacato.
La partecipazione è oggi un obiettivo ed un valore da estendere. Barachetti ha ricordato come la fase congressuale sia stata particolarmente vivace: hanno votato 8866 iscritti, con un incremento del 30,3% rispetto al 2010 pari ad un +2.060 votanti; ci sono state 336 assemblee (+29 rispetto al 2010) che hanno eletto 993 delegati (+112). La percentuale dei votanti rispetto agli iscritti aventi diritto è salita al 33,6 con un più 7,8% rispetto al II Congresso.
Di fronte agli attacchi continui che la scuola continua a subire, la FLC 'testardamente' continuerà a ‘metterci la faccia’ e pretendere una discontinuità con i governi precedenti intesa come inversione di rotta, con più investimenti, più coinvolgimento delle parti sociali, più attenzione ai lavoratori, nonostante i primi proclami del nuovo ministro Giannini non facciano ben sperare.
Per noi la pratica della validazione degli accordi solo a seguito dell’approvazione con voto da parte dei lavoratori è troppo importante. Questa è già parte del nostro statuto, e già noi pratichiamo dal livello nazionale fino ai luoghi di lavoro. La CGIL da sempre non firma accordi se questi non sono condivisi da chi poi dovrà esercitarli. Questa è una vittoria di tutta la CGIL.
La FLC, attraverso un ciclo di assemblee e di incontri, si impegnerà inoltre a sostenere il dibattito sul Testo Unico sulla Rappresentanza Sindacale che necessità una seria e serena riflessione da parte di tutti gli iscritti al nostro sindacato convinti che
Hanno portato personalmente i loro saluti al congresso Francesco De Sanctis, Direttore generale dell'Ufficio Scolastico Regionale Lombardia, Carlo Giuffré, Segretario Generale UIL Scuola Lombardia, Silvio Colombini, Segretario generale CISL Scuola Lombardia, e Valentina Aprea, Assessore all’Istruzione e Formazione della Regione Lombardia.
Un contributo interessantissimo, al di là delle dichiarazioni degli invitati, per comprendere lo stato dell’istruzione lombarda l’ha dato lo studio di Tommaso Frattini, ricercatore dell’Università Statale di Milano, presentando “I numeri dell’istruzione in Lombardia tra educazione, formazione e crescita”: il quadro che ne esce è quello di una regione dove sono di difficile applicazione le politiche inclusive
A chiusura della prima giornata è intervenuta Melissa Oliviero, della segreteria regionale CGIL Lombardia: nel panorama di una crisi economica senza eguali, che in pochi anni ha devastato la regione Lombardia (-11% del PIL, 241.000 posti di lavoro in meno, aumento del 9% della disoccupazione e del 61% della mobilità dal 2007 ad oggi), è oggi ancora più forte l'assunto secondo il quale “senza conoscenza un Paese non cresce”. La crisi ha messo a nudo una realtà in cui è continuo l’attacco alle condizioni di lavoro, alle protezioni sociali, alle autonomie, ai diritti dei lavoratori (l’art.18 della L.300/70) ed alla contrattazione (l’art.8 voluto dall’ex. Ministro Sacconi). Da qui l’importanza del Testo Unico sulla Rappresentanza in un contesto in cui 13 milioni di lavoratori non sono tutelati da nessun tipo di contratto.
Il dibattito scaturito nel pomeriggio e soprattutto nella mattinata del 14 marzo ha visto 29 interventi (di cui 22 da parte di uomini e 7 da parte di donne) da parte di rappresentanti di tutti i comparti: dalla scuola statale alla scuola non statale, dalla ricerca all'università e all'AFAM. Anche se da punti di vista diversi, gli interventi hanno evidenziato i problemi più significativi relativi al settore della conoscenza:
Ampio spazio ha avuto nel dibattito il testo unico sulla rappresentanza.
Particolarmente toccante infine l’intervento di Ciro Indellicati (FLC Bergamo) che ha ricordato l’operazione civile portata avanti durante la sua carriera e oltre da Mario Lodi, recentemente scomparso.
I lavori del congresso sono stati chiusi da Domenico Pantaleo, segretario nazionale generale FLC CGIL, che nella sua relazione finale ha sintetizzato la posizione della FLC rispetto a tutti i problemi emersi dal dibattito: è necessario analizzare questo cambiamento antropologico della politica, diventata sempre più un fenomeno individuale anche a discapito delle istituzioni, per riaffermare una nuova forma di democrazia e partecipazione.
A questo proposito non fa ben sperare il governo Renzi, che pure ha assunto molte proposte della CGIL, rifiutando tuttavia il confronto con il sindacato e con le parti sociali, in un’ottica sempre più unilaterale delle riforme. La FLC e la CGIL non si sottraggono al confronto e sono aperte a tutte le proposte di dialogo, purché sia riconosciuta l’importanza di un’operazione che non pieghi tutto alle logiche del mercato.
Per questo sono al centro i problemi del lavoro, del precariato, della qualità del lavoro, della democrazia letti attraverso la lente della categoria e della confederazione.
Il Congresso Regionale ha poi provveduto a dar corso a tutti gli adempimenti regolamentari e statutari attraverso le relazioni delle Commissioni Politica e Elettorale.
Per la Commissione politica ha relazionato Claudio Arcari. La discussione sulla relazione ha prodotto i seguenti risultati:
A nome della Commissione politica ha relazionato Barachetti Corrado Ezio.
Sono state approvate con un solo voto di astensione sia la composizione della delegazione per l’XI Congresso della CGIL Lombardia che per il III Congresso nazionale della FLC CGIL.
In ultimo, sempre con una sola astensione è stata approvata la composizione del nuovo Comitato Direttivo regionale della FLC CGIL Lombardia: 45 componenti di cui il 53% di uomini e il 47% di donne. Il comparto scuola viene rappresentato per un percentuale pari al 64,4%, il restante 35,6% per l’insieme degli altri comparti FLC, comunque tutti rappresentati. Un buon segnale relativo al rinnovamento è rappresentato da un 41,7% quali componenti sono neoletti.
Al termine del congresso il nuovo Direttivo regionale, su proposta dei Centri regolatori, Segreteria nazionale FLC rappresentata da Domenico Pantaleo e Segreteria Regionale CGIL rappresentata da Melissa Oliviero, ha confermato Corrado Ezio Barachetti segretario della FLC CGIL Lombardia.